
Claudio Parmiggiani: Senza titolo, 2014, campana di bronzo e corda. Courtesy Galleria Poggiali, Firenze.
Un tempo, per essere riconosciuto come artista, era necessario esporre in una galleria prestigiosa, entrare nelle collezioni di un museo o, almeno, avere un critico d’arte che scrivesse con entusiasmo e parole complicate dellle opere e del loro significato. Oggi invece basta un profilo Instagram ben curato, qualche reel virale e un hashtag azzeccato per conquistare migliaia di follower.
Sembra che l’arte abbia trovato il suo nuovo tempio digitale, o forse stiamo riducendo la creatività a un’eterna ricerca di like. Insomma, un artista che non è su Instagram… esiste davvero?





